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AFELIO E PERIELIO
Oggi sappiamo che l’orbita della Terra è un’ellisse a piccola eccentricità (1/60) di cui il Sole occupa uno dei due fuochi ed è inclinata rispetto all’equatore di un angolo di circa 23° 27’. Se durante l’anno osserviamo dalla Terra la proiezione del Sole sulla sfera celeste(fig.1) , lo vediamo percorrere un circolo massimo chiamato eclittica (luogo delle eclissi) che è complanare all’orbita terrestre. Quando la Terra si trova in afelio A (il punto dell’orbita più distante dal Sole) vediamo il Sole proiettato sulla sfera celeste in A’. Così quando essa sarà in perielio P (il punto dell’orbita più vicino al Sole) vedremo il Sole sulla sfera celeste in P’. La distanza sferica del Sole dall’equatore (detta declinazione) varia tra un massimo di + 23°27’ (solstizio estivo) e un minimo di - 23°, 27’ (solstizio invernale).Essa corrisponde all’inclinazione dell’asse dell’eclittica rispetto al polo nord celeste p Pn, dove p è il polo dell’eclittica. Il piano dell’eclittica interseca quello equatoriale lungo la linea dei nodi equinoziali: i punti d’ariete g e di bilancia Ω dove la declinazione del Sole è 0°. Quando il Sole passa per il punto g (detto anche vernale dal latino ver: primavera) inizia la primavera e al punto di bilancia comincia l’autunno.
La sfera celeste fu immaginata come un grande mappamondo sul quale i corpi celesti, indipendentemente dalla loro distanza dalla Terra, s’individuano con coordinate che sono simili a quelle terrestri. Il punto E’ rappresenta il solstizio estivo, E quello invernale.